martedì 23 settembre 2008

Una tazza di camomilla


La camomilla è una pianta erbacea annuale appartenente alla famiglia delle Asteracee (Composite), è originaria dell'Europa Meridionale ed Orientale, dell'Asia Anteriore. Attualmente è diffusa in tutta Europa, nelle Americhe e in Australia. Comune nei terreni e campi incolti, fiorisce da maggio a settembre.La camomilla in commercio proviene prevalentemente da coltivazioni dei paesi dell'est europeo (Bulgaria, Ungheria, ex-Yugoslavia); in modiche quantità da Spagna, Germania e Cecoslovacchia. Argentina ed Egitto esportano una qualità di Camomilla più adatta ad usi alimentari che farmaceutici.
Nome comune: Camomilla comune o Camomilla volgareFrancese: Camomille commune; MatricaireInglese: German camomileQuando si parla di Camomilla occorre in realtà distinguere fra due piante:
Matricaria recutita L. (Matricaria chamomiila) - Camomilla comune o Tedesca
Anthemis nobilis L. - Camomilla romana o Inglese
Quest'ultima presenta un'azione terapeutica ed indicazioni cliniche analoghe a quelle della Matricaria, anche se nell'insieme presenta un'attività più blanda. Manifesta però una più spiccata azione emmenagoga.
Spesso vengono mescolate nei tagli tisanaperché VAnthemis nobilis è più bella a vedersi.
Famiglia: AsteraceaeParte utilizzata: sommità fiorite
Costituenti principali:
olio essenziale: camazulene (responsabile della colorazione blu)
proazulenì: matricina
flavonoidi: apigenina, luteolinia, rutìna ecc.
spiroeteri
In particolare:
a-bisabololo, camazulene, matricina, spiroeteri: azione antiflogistica.
a-bisabololo: azione antisettica ed antiulcera.
apigenina ed alcuni flavonoidi: azione spasmolitica muscolotropa.
La concentrazione di questi costituenti può variare molto, soprattutto nell'olio essenziale:
cumarine: umbelliferone ed erniarina
Attività principali: aromatica, amaricante; antiflogistica ed antispasmodica; ulcero-protettiva, lenitiva, antimicrobica.
Impiego terapeutico: difficoltà digestive; cefalea, insonnia; dismenorrea; turbe della
menopausa, infiammazioni della pelle, eczema, dermatosi, congiuntiviti (uso esterno).
Ricerche svolte in Italia dal professor Della Loggia hanno messo in evidenza come l'infuso liofilizzatoe l'estratto di Camomilla siano in grado di determinare una significativa depressione del sistema nervoso centrale del topo sia per via orale che intraperitoneale,senza compromettere la coordinazione motoria, a differenza di quanto accade per altri farmaci depressori del S.N.C, (benzodiazepine).
Come spasmolitico e carminativo è indicata nelle coliche digestive (coliti, meteorismo ecc.), e in caso di alterazione della flora batterica, ad esempio dopo una terapia antibiotica, in quanto contribuisce a ricostituirla (tre-quattro tazze di infuso).
Importanti sono inoltre le proprietà aromatiche ed amaricanti della pianta in grado di facilitare i processi digestivi. Il suo uso è considerato preventivo e curativoin caso di ulcera e nelle infiammazioni acute e croniche della mucosa gastrointestinale: l'alfa-bisabololo si oppone all'ulcerazione gastrica indotta dadiversi agenti, quali stress, alcol, indometacina ecc. (Bruneton J., Pharmacognosie).
Si assumerà allora, lontano dai pasti e bevendo lentamente, una tazza tre volte al dì tra i pasti e per diverso tempo.
La tradizione popolare fa ricorso da sempre all'infuso di Camomilla come lavanda nelle infiammazioni delle mucose, in particolari in quelle vaginali, tanto è veroche, anche a livello industriale, esistono ormai da anni preparati a base di Camomilla.
Poiché in tali affezioni spesso l'agente etiologico è da individuarsi in un'alterazione della flora batterica residente, sono state fatte ricerche per verificare l'attivitàantimicrobica della pianta: a questo proposito è stato evidenziato come responsabile di tale attività non sia solamente l'olio essenziale ma anche la componenteflavonoidica.Curiosità:
Il nome chamomilla, deriva da una parola greca che significa "mela nana" perché l'odore dei fiori ricorda quello delle mele ranette (Plinio il Vecchio); matricaria deriverebbe dal latino matrix, cioè utero, in virtù delle sue proprietà emmenagoghe.
I primi a cantare le lodi della Camomilla furono gli Egizi i quali ebbero una tale considerazione per le virtù terapeutiche della pianta, in particolare le attribuivano qualità febbrifughe, da dedicarla al dio sole. In Grecia era considerata un prezioso rimedio adatto a curare un'infinità di malanni e disturbi. Nel Medioevo e nel 1500 era indicata come antinevralgico e tonico ideale per fare sparire la stanchezza fisica e l'indolenzimento in generale.
In pediatria è la bevanda alternativa al latte e la prima medicina dei bambini.

3 commenti:

  1. sai quante me ne bevo per poter andare a dormire.. ma il massimo è 4 ore :(.... ma almeno per rilassarci ci stasempre....
    buona serata cara nuvoletta^^

    bacini

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  2. Capita a volte che non dorma di notte ma ora so qual'è la causa, purtroppo il mio occhio ha un piccolo difetto congenito quando è molto stanco mi provoca l'insonnia....
    a volte l'insonnia è dovuta a un disturbo fisico, bere tante camomille sconsiglio ha un effetto contrario

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Grazie della visita..........^_^