domenica 6 aprile 2008

2° puntata spezie "Anice"


Sotto il generico nome di anice si raggruppano piante differenti, che non hanno in realtà parentele botaniche. Le piante sono accomunate dall'aroma dei loro semi o frutti, praticamente identico. Si suppone che siano tutte arrivate dall'Oriente in tempi remoti. Ne vengono utilizzati i semi o i piccoli frutti, essiccati ed, eventualmente, pestati.L'anice verde (Pimpinella anisum)
Appartiene alla famiglia delle Apiaceae ed è una pianta annuale alta circa 60 cm, con piccoli fiori bianco-giallo cui fanno seguito piccoli semi ovali caratterizzati da un aroma persistente che ricorda quello dei semi di finocchio. È il più noto in Occidente.

L'anice stellato (Illicium verum)
Appartiene alla famiglia delle Illiciaceae e deve il suo nome alla forma di stella che caratterizza gli occhielli dei suoi 8 piccoli frutti. Fu importato in Occidente solo alla fine del 1600, passando attraverso la Russia. Noto e molto usato in tutto l'Oriente, è particolarmente amato in Cina e Vietnam.

L'anice pepato (Xanthoxylum piperitium)
Appartiene alla famiglia delle Rutaceae. Insieme all'anice stellato è tipico della cucina dell'Estremo Oriente ed è, infatti, uno dei componenti della miscela nota come "5 spezie cinesi": anice verde, anice stellato, chiodi di garofano, semi di finocchio e cassia (Cinnamomum cassia).
Storia e tradizione
L'anice è una delle spezie più antiche, ed è diffusa in molte cucine. Era già conosciuta e utilizzata dai Greci, dagli Egizi e dai Romani per dare gusto alle vivande a base di pollo, maiale, verdure e piccoli biscotti digestivi. Dal Medio Oriente antico si diffuse nel bacino del Mediterraneo e da lì in Europa, tanto che nel Medioevo era un ingrediente di numerose ricette in quasi tutti i paesi.

Gusto
L'anice ha un gusto tendente al dolce, e l'aroma ricorda quello dei semi di finocchio con un lieve retrogusto di menta. Il gusto è tanto persistente che va usato con moderazione, perché qualcuno può trovarlo nauseante.

Usi

In cucina
La spezia è diffusissima e le ricette che la contemplano sono virtualmente infinite. Possiamo però dire a grandi linee che l'anice viene usato per dare gusto a carni di pollo, maiale e coniglio, così come lo usavano già i Greci e i Romani. Viene inoltre usato in accompagnamento di verdure e formaggi, specie nei paesi del Nord Europa. In tutti i paesi europei è un ingrediente irrinunciabile di dolci e bevande tradizionali: torte, biscotti, panpepati, pandolci, frutta secca. I dolci possono venire preparati con i semi essiccati, ridotti in polvere o grazie all'aroma dei numerosissimi liquori a base d'anice: il Pernod, il Pastis e l'Anisette in Francia, il Raki, l'ouzo e l'Arrak in Grecia, la sambuca in Italia, il Tutone in Sicilia, per citarne solo alcuni dei più famosi. I liquori d'anice vengono anche usati anche per insaporire piatti vari, a base di pesce, di lumache, di castagne. I liquori a base di anice hanno la particolarità di diventare opachi quando vengono aggiunti all'acqua (o viceversa) perché gli olii essenziali sono solubili soltanto in alcool.

Farmaceutico
Ancora oggi l'anice viene utilizzato come rimedio digestivo ed è uno degli ingredienti dei medicinali fitoterapici contro la tosse. La tradizione Orientale gli attribuisce un potere preventivo contro il cancro. Il suo infuso si usa contro i crampi di stomaco.

4 commenti:

  1. Cara nuvoletta attenta agli intrusi.... pericolo!!!! non aprire (Here) un forte abbraccio

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  2. Ho preso la fregata una volta non ne prendo più, ho cambiato programma di internet explore mi da problemi...grazie

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  3. Buonasera,cara nuvoletta e buon appetito,anch'io ho cambiato programma

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Grazie della visita..........^_^